Dedizione, tempra e spirito di sacrificio. Il CRA in visita a Este

Pubblicato da aiaeste il

In una sala martiri al completo, lo scorso lunedì 4 dicembre, ultima R.T.O. prima della cena di Natale, la nostra sezione ha avuto come illustrissimi ospiti il presidente regionale C.R.A. Dino Tommasi accompagnato dai componenti Simone Schiavo, Giacomo Piccoli e Alessandro Bianco. Dopo la consueta presentazione da parte del presidente sezionale Enrico Zago, la riunione si è incentrata su una lezione tecnica, nello specifico sulla preparazione atletica. Attraverso l’uso di un video documentario il presidente Tommasi spiega che “L’arbitro è innanzitutto un atleta, Usain Bolt, campione olimpico nei 100 – 200 – 400 metri tre volte consecutivamente, é lui stesso a spiegare come sia sempre necessario negli allenamenti quotidiani dare sempre il massimo, soprattutto per potersi confermare. Dedizione, tempra e spirito di sacrificio, sono questi gli strumenti che voi arbitri e assistenti dovete utilizzare se volete ottenere i risultati a cui ambite.” Si é passati poi alla parte più tecnica legata alla preparazione atletica e alla nuova circolare 1 proiettando dei video di alcuni spezzoni di gare del nostro campionato regionale. Sempre Tommasi: “Per riuscire ad applicarla correttamente é fondamentale mantenere la lucidità e la concentrazione, sempre. In una gara l’arbitro deve avere capacità di leadership, di gestione della tensione e dell’errore perché c’é subito un’altra decisione da pendere. In media sono 300 le decisioni che un arbitro deve prendere in una singola partita. Quello che non deve mai mancare però deve essere la voglia, la curiosità di essere sempre presenti durante lo svolgimento di tutta la gara, dai primi secondi fino al 95′ “. Un altro punto affrontato è la concessione del vantaggio, che deve essere immediato e per un’azione diretta verso la porta. Dopo questa parte sviluppata assieme a Dino Tommasi, con Simone Schiavo si è analizzata la Regola 11, commentando alcuni video anch’essi legati alla circolare 1 con diversi interventi da parte degli associati. Alessandro Bianco ha invece dato una panoramica del compito dell’ osservatore arbitrale. “L’osservatore ha un compito formativo, non selezionativo. Il colloquio a fine gara è quindi il momento più prezioso di momento di crescita”. Infine Giacomo Piccoli ha dato un impronta più precisa sullo spostamento da adottare in campo, che prescinde dall’ allenamento. “L’arbitro durante una gara ha la possibilità di spaziare su tutto il terreno di gioco, e lo deve fare con un metodo che gli permetta d avere la miglior angolazione possibile per valutare tutti gli episodi di gara”. La consegna degli omaggi e la cena di rito post riunione ha concluso la splendida e formativa ultima riunione “tecnica” del 2017.

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