Numeri da record per il nuovo corso arbitrale. Raccolte circa venti adesioni dai 14 anni in su: metà sono ragazze
Una realtà in continua crescita, che non ha alcuna intenzione di fermarsi. Numeri incredibili per la sezione AIA di Este, che ieri sera ha presentato ufficialmente il nuovo corso arbitrale nella sala comunale del municipio di Ospedaletto Euganeo.
Un corso per certi versi «storico», visto che ha raccolto l’adesione di circa venti ragazzi del territorio dai 14 anni in su: di questi, metà sono ragazze. Ad ulteriore conferma che le «quote rosa» nel mondo arbitrale sono in continua e vertiginosa ascesa: e che il «fascino del fischietto» inizia a fare una certa presa anche in ambito femminile.
Proprio sulla parità di genere si focalizza il commento di Ilie Rizzato, presidente della nostra sezione.
«In questa attività non esistono differenze tra uomini e donne. Per noi l’arbitro è semplicemente l’arbitro, senza distinzioni. Ecco perché è assolutamente normale vedere delle ragazze dirigere partite maschili o degli uomini arbitrare il calcio femminile, oltre ad assistere a numerose gare con terne miste».
Il presidente Rizzato analizza con legittima soddisfazione il grande successo del nuovo corso arbitrale.
«Siamo riusciti a mettere in piedi un’iniziativa davvero speciale. Oltre ad avere tanti ragazzi, abbiamo anche tante ragazze: il modo migliore per raccogliere l’invito che ci arriva sia dall’AIA centrale che dalla Uefa, finalizzato al coinvolgimento delle donne nel mondo del calcio. L’altra nota significativa riguarda l’adesione di tanti giovani, dai 14 ai 17 anni: un target d’età che negli ultimi mesi ha vissuto grosse difficoltà, tra le ripercussioni della pandemia e la scuola non in presenza. Avvicinarsi al mondo arbitrale cambia la vita in positivo, migliorando le prestazioni personali e atletiche e garantendo a questi ragazzi un percorso di crescita veramente importante. Il successo di questa iniziativa, per noi che rappresentiamo il mondo arbitrale della Bassa Padovana, è motivo di enorme orgoglio: nonché, al tempo stesso, un punto di partenza importante per guardare con fiducia ed entusiasmo ai traguardi futuri».
Alla serata di presentazione del nuovo corso, che scatterà venerdì 21 maggio e si concluderà il 14 giugno con l’esame finale, è intervenuto anche il Comitato Nazionale dell’AIA nella figura di Katia Senesi: una partecipazione che ha ribadito l’importanza delle numerose opportunità offerte dall’attività arbitrale, anche in termini di crescita umana, sportiva e professionale.
«Portate i vostri amici e le vostre amiche a fare l’arbitro – il messaggio di Katia – Vi divertirete e vi cambierà la vita. Perché chi diventa arbitro, poi lo rimane per sempre».
All’incontro di ieri sera, oltre ai futuri direttori di gara, erano presenti anche numerosi genitori: un’ulteriore testimonianza del solido patto sociale da sempre presente tra l’AIA e le famiglie, che ha come assoluta priorità la crescita personale dei ragazzi.
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