Viaggio alla scoperta della nostra sezione: intervista a tutto tondo a Valentina Cortelazzo, donna di punta dell’AIA di Este

Pubblicato da Matteo Lunardi il

Con l’articolo di oggi andiamo ad inaugurare una nuova rubrica del nostro sito: la rubrica delle interviste, con cui ci daremo appuntamento una volta a settimana per parlare dei nostri ragazzi e farveli conoscere meglio.
La copertina di questo primo servizio è tutta di Valentina Cortelazzo, classe 1993, donna di punta della sezione Aia di Este.

Valentina Cortelazzo, classe 1993, punta di diamante della sezione Aia di Este


«Mi sono affacciata all’arbitraggio nel maggio del 2018 e l’ho fatto abbastanza casualmente: mia mamma aveva visto il volantino in piazza e me ne aveva subito parlato. Pur avendo praticato altri sport, seguo il calcio fin da piccola e ne sono sempre stata una grande appassionata. Ad essere onesta ho iniziato il corso con tanti dubbi, perché non sapevo bene cosa mi aspettasse: è un mondo prettamente maschile e fino a quel momento non avevo mai visto una ragazza arbitrare. Tuttavia non ne ero spaventata e ho esordito il 30 settembre del 2018 a Villa Estense, nel campionato provinciale Giovanissimi: ricordo che ero molto agitata, perché mi trovavo per la prima volta a dover gestire da sola quaranta persone tra calciatori e dirigenti. Poi, con il passare dei minuti, mi sono sentita sempre più a mio agio e mi sono pure divertita un sacco: nonostante avessi ancora tutto da imparare, le emozioni erano veramente fortissime».
Da cosa nasce cosa e l’avventura arbitrale di Valentina inizia presto a spiccare il volo.
«A gennaio 2019, quindi pochi mesi dopo, l’allora presidente Enrico Zago mi ha consigliato di provare ad entrare nel mondo del futsal: mi diceva che, per una questione di età, avrei avuto l’opportunità di fare strada. Il debutto è arrivato il 30 gennaio a Pressana, campionato Esordienti. Partita dopo partita mi sono appassionata sempre di più al calcio a 5: uno sport molto più veloce, in spazi molto più stretti, dove non ci si può permettere di perdere la concentrazione nemmeno per un istante. Salendo di categoria, mi sono ritrovata a dovermi confrontare con atleti anche più grandi di me, per esempio in serie D. Ora arbitro a livello regionale, anche se purtroppo l’emergenza sanitaria mi ha consentito di dirigere solo due partite. In questo periodo di stop dei campionati, sto continuando l’attività come cronometrista in Under 19 Nazionale, affiancando colleghi che arbitrano in categorie più alte».
Valentina fa parte del progetto «Talent e Mentor», con cui prosegue la formazione online attraverso la visione e l’analisi di videoquiz di situazioni di gioco.
«Consiglierei a tutti i ragazzi e alle ragazze di intraprendere questa strada, perché regala una serie di emozioni e di esperienze che difficilmente si possono trovare altrove. È un continuo mettersi alla prova e sfidare sé stessi: un continuo cercare di prendere la decisione giusta in tempi rapidissimi e avere il coraggio di prenderla, malgrado possa essere impopolare, oltre che imparare a sostenerla, nonostante le proteste o i fischi che possono arrivare. Questo, a mio avviso, aiuta nella vita a tutto tondo: rafforza la personalità, il mantenere il confronto e le proprie decisioni con gli altri. Ti fa diventare più determinato nel raggiungere gli obiettivi e ti insegna ad affrontare e a gestire al meglio qualsiasi evento inaspettato. Alle ragazze in particolare, soprattutto a quelle a cui piace il calcio, consiglio di intraprendere questo percorso e le invito ad una riflessione: da giocatrici di calcio o anche di altri sport, quante possibilità concrete avete di emergere e di arrivare ad alti livelli? Qui si può! Arrivando a calcare campi di prestigio assolutamente al pari dei ragazzi. Bastano passione e impegno!».

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