A lezione di tattica con Mister Fogagnolo
Riunione densa di preparazione tecnica per la Sezione di Este che per la prima volta si approccia alla tattica di gioco da un punto di vista differente: quello dei calciatori. A rendere possibile questa nuova prospettiva è stato mister Diego Fogagnolo, esperto allenatore del settore giovanile e scolastico, che ha intrattenuto i tesserati atestini con una lezione ricca di concetti e osservazioni stimolanti, utili tanto ai giocatori per affrontare determinate casistiche quanto ai giovani arbitri per anticipare cosa potrebbe succedere in campo. L’ospite, ex arbitro e assistente della Sezione AIA di Rovigo, si è focalizzato sui movimenti preventivi dei calciatori, sul pressing e sul recupero palla, mantenendo la giusta sinergia tra cosa il calciatore è in procinto di fare e ciò a cui dovrà prepararsi il direttore di gara. Per esempio in fase di recupero palla osservare il numero di giocatori delle due squadre e la loro posizione in campo ci consente di prevedere se il calciatore in possesso deciderà di impostare da capo l’azione o di avviare un contropiede (obbligandoci a scattare in profondità per tempo). Un caso specifico è l’intercetto di un passaggio in orizzontale: “Questo consente di saltare contemporaneamente due uomini, chi ha effettuato il passaggio e il relativo destinatario, suggerendoci un contropiede o un fallo tattico imminenti.”. Oppure in base al risultato della partita o al proprio stile di gioco una squadra potrebbe variare l’intensità del pressing da difensivo a offensivo, variazione che l’arbitro deve seguire con prontezza, alzando il proprio livello di concentrazione nei momenti opportuni. Un aspetto ulteriore è il prestare attenzione, nei primi minuti di gara, alle caratteristiche di ciascun giocatore, dal momento che i suoi compagni di squadra cercheranno di valorizzarle (centravanti boa per le sponde e i colpi di testa con conseguente focus sui contrasti alti, esterni veloci e bravi nel dribbling verso i quali l’arbitro dovrà accorciare rapidamente e così via). Anche lo spostamento può essere adattato allo stile di gioco delle due squadre: queste infatti in fase offensiva possono adottare un approccio “expansive” (posizionando due giocatori larghissimi per far allargare le difese), di “stretching” (scaglionamento verticale dei reparti, anche i giocatori arretrati partecipano alla manovra) e “overloading” (attirare gli avversari da un lato del campo e cambiare gioco improvvisamente). Fogagnolo ha comunque sottolineato come il fattore più importante per un arbitro sia la concentrazione: “La casualità nel gioco del calcio c’è ancora, io non posso schematizzare i miei giocatori in ogni gesto tecnico, così come l’arbitro deve saper gestire l’imprevisto.”. Non sono mancate le domande da parte di tutti gli associati, che hanno trovato estremamente interessante un approfondimento dettagliato e nel merito, più che mai utile per entrare in campo con una preparazione e una consapevolezza di alto livello.